Assicurazioni, cancellata la legge Bersani

Ancora guerra sul plurimandato. I due emendamenti al ddl 1195 attualmente in discussione presso la X Commissione Finanze, tesi a cancellare l’abolizione delle clausole di esclusiva nei mandati agenziali hanno suscitato diverse perplessità e vedono contrapporsi da una parte gli agenti di assicurazione e le associazioni di consumatori e dall’altra parte le imprese di assicurazioni e l’associazione che le rappresenta.

«Se gli agenti perderanno il diritto acquisito con la Legge 40/07 di proporre al cliente polizze di più compagnie» ha affermato il nuovo presidente nazionale Sna, Giovanni Metti «cadrà qualsiasi possibilità di creare concorrenzialità nel settore assicurativo. Il plurimandato è uno strumento di libertà e dignità per gli agenti, ma soprattutto un formidabile strumento per tutelare i diritti dei consumatori. Solo una vera concorrenza tra le imprese – costrette a ricercare un corretto rapporto qualità/prezzo dei prodotti – può garantire ai clienti un abbassamento delle tariffe». Tesi confermata anche da Adiconsum. L’associazione dei consumatori ritiene che l‘abolizione del plurimandato non rappresenti altro che il tentativo di salvaguardare le posizioni di rendita dei grandi gruppi assicurativi. E non sono gli unici. Anche l’Antitrust ha bocciato le proposte in tema di assicurazioni che riporterebbe la situazione al pre- legge Bersani. In una segnalazione inviata a governo e parlamento, l’Antitrust sostien che ”sia l’abolizione del divieto delle clausole di esclusiva nella distribuzione assicurativa che la limitazione del diritto di recesso annuale nei contratti poliennali, prospettati negli emendamenti, vanno nella direzione esattamente opposta agli auspicati sviluppi pro-concorrenziali del mercato delle assicurazioni: solo il confronto competitivo nella fase distributiva e la mobilita’ della domanda possono, infatti, indurre una riduzione nel livello dei prezzi finali delle polizze assicurative in esame. Riduzione che, in un contesto di crisi quale l’attuale, appare indispensabile”.

Non si fa attendere la risposta dell’altro fronte coinvolto. Ossia quello delle imprese assicuratve. «I timori dell’Autorita’ Antitrust in termini di limitazione della concorrenza, nell’ipotesi in cui venisse modificata la disciplina introdotta dai decreti Bersani sul diritto di esclusiva agenziale e di possibilita’ per il consumatore di stipulare anche contratti di assicurazione pluriennali, non rispondono alla realta’ dei fatti» sottolinea il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai. «Credo che il primo interesse dei consumatori sia la piu’ ampia liberta’ di scelta e che possibili sconti sui prezzi e la garanzia di copertura per piu’ anni possano ben spiegare e giustificare l’interesse e la convenienza per i consumatori ad assumere consapevolmente un impegno contrattuale oltre l’anno. Cio’, in particolare, in settori quali l’assicurazione sulla salute». Insomma un vero fronte contrapposto. Chissà chi la spunterà.

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