Trimestrali con sorpresa. Buffett soccorre Swiss RE

Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, ha comunicato una perdita record di 4,8 miliardi di Euro, per il quarto trimestre 2008, rispetto al profitto di 953 milioni dello stesso periodo 2007.
I dati sono in linea con le previsioni anticipate dall’istituto il 14 gennaio ed indicano, come principale colpevole, l’unità di investment banking, che da sola ha perso 5,8 miliardi, a seguito dell’apertura di posizione sbagliate nel trading.
Il 2008 si chiuderà quindi con la prima perdita negli ultimi cinquanta anni, pari a 3,8 miliardi di Euro.

Il Banco di Santander
conferma ottimi risultati per il 2008, nonostante un marcato peggioramento nella qualità dei crediti erogati.
L’istituto iberico ha infatti comunicato che il portafoglio dei crediti a rischio è più che raddoppiato nell’ultimo anno, raggiungendo la cifra di 14,2 miliardi di Euro, a seguito del deterioramento del mercato immobiliare inglese, che vede l’istituto spagnolo fortemente esposto, dopo l’acquisto della brittanica Abbey National Bank nel 2004. Sul totale del portafoglio le sofferenze sono passate al 2,04 per cento, rispetto allo 0,95 di gennaio 2008 ed il 1,63 di settembre 2008.
I profitti del 2008 dovrebbero calare solamente del 2 per cento, a 8,88 miliardi di Euro, rispetto agli ottimi risultati del 2007. Sui conti 2008 rientreranno le perdite legate allo scandalo Madoff, che ha visto la banca spagnola costretta a risarcire con 350 milioni la clientela esposta per 2,33 miliardi. Il dividendo è stato confermato invariato rispetto al 2007 a 65 centesimi per azione.

Sul fronte assicurativo la svizzera Swiss Reinsurrance, il secondo più grande riassicuratore mondiale dopo Munich Re, ha comunicato al mercato di essere in trattativa con la finanziaria Berkshire Hathaway, di Warren Buffett, per la raccolta di 2,6 miliardi di dollari.
La conclusione dell’operazione permetterebbe a Swiss Re di mantenere il rating doppia A, nonostante per il 2008 vi siano attese per una perdita di 650 milioni di Euro, a seguito delle perdite di 3 miliardi di Euro, legate alle attività con i credit default swap.

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