Jackfly, la calma dopo la tempesta

JACKFLY (49a  Puntata)

«E bravo l’ingegnere!» esclama l’avvocato.
«A proposito, Jack, ma come sei finito a fare il promotore con una laurea in ingegneria?» chiede Salutti.
«Mi ero iscritto alla facoltà di ingegneria nucleare perché agli inizi degli anni Ottanta il ricorso al nucleare come forma di approvvigionamento energetico mi avrebbe dovuto garantire un lavoro. Poi invece il referendum del 1987 fece chiudere
le quattro centrali nucleari e le speranze di trovare un lavoro in Italia si sono annullate. Io non potevo lasciare la mia zietta. Pensa che ho tentato pure di fare cinema come sceneggiatore.»
«Sì, ma il promotore come sei finito a farlo?»
«Fu un caso. Conobbi l’amministratore delegato della Banca Modestini che cercava neolaureati. Lo devo a loro se faccio questo lavoro.»
«E bravo.»
«Tu invece, Giorgio, com’è che sei arrivato fare il direttore commerciale di una banca?»
«Colpa di mio padre. Mi ha fatto lasciare l’università quasi subito. Era un cliente importante della banca e riuscì a farmi assumere. Dopo qualche anno in cassa mi hanno spostato al commerciale e mi sono sempre distinto. Nel 1985 sono stato quello che ha aperto più conti correnti, nel 1986 quello che ha venduto più polizze, nel 1987 quello che ha piazzato più obbligazioni… Insomma, ho sempre fatto benissimo quello che mi hanno ordinato.»
«Eh già» commenti tu, un po’ tra i denti, ma in modo che ti sentano, «è così che si fa carriera.»

Com’è il succo di frutta, Jack? Non male, eh? C’è di buono che non ti hanno conciato al punto da costringerti a berlo con la cannuccia. Però il Dom Perignon di quella sera con Céline, a festeggiare la firma del contratto, aveva un altro
sapore, vero? Così come avevano un altro sapore la sua pelle, la sua bocca, i suoi capelli. Il giorno dopo, di buon’ora, sareste partiti per Montecarlo, per la vacanza tipica da promotore finanziario a cui le cose vanno bene – lei aveva proposto
Avignone, ovviamente, ma tu, insomma, diciamocelo, ti sei chiesto “Ma che cazzo me ne frega di quattro pietre di mille anni fa? Io voglio vedere la figa, le macchine, giocare al casinò, incontrare le celebrità…” – ma quella sera non vi eravate preoccupati di andare a letto presto. Avevate brindato, avevate fatto l’amore. Dopo tanto tempo avevate di nuovo fatto l’amore. In quel momento ti era sembrato che tutto si fosse finalmente messo sui binari giusti. Che quel che avevi seminato in tanti anni cominciasse seriamente a dare i suoi frutti. Céline era dalla tua parte, ti aveva dato un consiglio eccellente, ti aveva permesso di ritrovare la tranquillità. Era stata bella, quella sera. E dopo aver fatto l’amore vi eravate addormentati abbracciati. Solo che a un certo punto qualcosa ti aveva fatto svegliare nel cuore della notte.
«Ma cosa cazzo sono ’ste Bio Niscagi? Com’è che tutti ne sanno qualcosa tranne me?»
La mattina dopo non ti ricordavi più nulla.
Poi, le vacanze sono finite. Siete tornati a Milano, belli abbronzati, giusto in tempo per la riunione del mese.

..continua…                    leggi le puntate precedenti          

*tratto dal romanzo JACKFLY 
(www.jackfly.netdi Nicola Scambia (www.nicolascambia.net)

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: