Consulenti e promotori, non gridate al lupo al lupo

E dopo i dibattiti, le critiche e le prime polemiche, tra gli operatori crescono i timori che “la nascita dell’albo dei consulenti sia il classico pasticcio all’italiana che vuole dare una risposta macchinosa e perdente in partenza alle esigenze vere del risparmiatore”. Così scrive un nostro lettore, che non è però l’unico ad avere delle perplessità su quelle che saranno le novità introdotte dall’albo dei consulenti finanziari.

“Siamo alle solite – gli fa eco un promotore finanziario – in Italia l’importante è far finta di combattere guerre per l’interesse del cliente. In realtà la guerra è solo per il potere e il controllo delle masse della clientela e non per gli interessi stessi del risparmiatore, e la colpa è sicuramente dell’evoluzione veloce ma immatura del sistema finanziario globale. Tutti parlano e dicono che la centralità del cliente è sacra e tutti fanno credere che è così, ma in realtà non è vero”.

Ben vengano i dubbi e le perplessità. E ben vengano anche i dibattiti e i suggerimenti. Ma la critica a priori, la bocciatura dell’albo e del rispettivo Organismo ancora prima della sua nascita è eccessiva e, questo sì, tipicamente “italiano”.

Non sappiamo quale direzione prenderà il nuovo albo e il nuovo organismo, ma non possiamo, né dobbiamo, mettere in discussione la professionalità di chi sta lavorando per la nascita di questa nuova “istituzione”. Sicuramente ci sarà qualcosa che andrà rivisto, ma non è condivisibile la scelta di chi preferisce condannare a priori sulla base di un primo “embrionale” decreto.

E’ invece condivisibile la posizione di chi, nell’attesa della nuova normativa, si concentra esclusivamente sul proprio lavoro. “La vera differenza la farà chi saprà soddisfare al meglio gli interessi dei clienti, cioè coloro che, tenendo conto degli obiettivi, della propensione al rischio, del periodo temporale del cliente, soddisferanno al meglio le esigenze degli investitori – scrive un altro promotore – Ciò che conta veramente è la performance che si è in grado di garantire al cliente. Il resto sono solo chiacchere”.

Cari consulenti e cari promotori, non gridate al lupo al lupo prima del tempo e continuate a dedicarvi esclusivamente alla vostra clientela che oggi, più che mai, necessita di una guida e di un vero e proprio servizio di consulenza, che solo un professionista può (e deve) offrire.

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