Banca Generali scommette su promotori e polizze

Avevamo studiato il caso di Banca Bsi, notando come un incremento notevole nel numero dei promotori non avesse portato, nell’immediato, benefici in termini di efficienza degli stessa. La raccolta per singola unità operativa era diminuita, analizzando l’arco da dicembre a gennaio. Un ragionamento paradossale, ma che trova conferma, altrettanto spiazzante, nel caso dell’altra rete del gruppo: Banca Generali.

Partiamo dal principio. Nel dicembre 2007 trovavamo Banca Generali piazzata al decimo posto della classifica annuale (in riferimento al 2007) per raccolta netta. I dati mostravano 410.842,1 migliaia di euro, con una squadra composta da 1.534 elementi L’efficienza misurata sul piano mensile destava però alcuni dubbi: la raccolta di soli 9,4 milioni di euro circa, comportava un risultato per singolo operatore di circa 6.000 euro.

Il 2008 ha visto esplodere la crisi nel mondo finanziario. Stando ai dati di fine anno 2008 (dicembre), Generali (quattordicesima in classifica nell’ottica annuale) aveva ridotto il proprio organico di ben 176 elementi; i risultati però segnalavano un ottima raccolta mensile di oltre 36 milioni di euro con un’efficienza di quasi 27.000 euro per pf.

Passiamo all’ultimo mese disponibile per l’analisi, ovvero gennaio 2009. Banca Generali ha ottenuto un ottimo inizio anno, piazzandosi immediatamente in seconda posizione (dopo Mediolanum); la raccolta raggiunge quota 39,74 milioni di euro, complice l’ottima prestazione del ramo assicurativo, che ha garantito un ingresso di capitale pari a 40,93 milioni. Il risultato in termini di efficienza come è stato? Il paradosso sembra confermarsi; l’organico è diminuito di 8 elementi (ora i pf sono 1350) ma il risultato per unità è incrementato, attestandosi a quasi 30.000 euro . Sarà pure poco, ma lascerà sicuramente spiazzati alcuni teorici della good governance.

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