Banca Fideuram, il fiore all'occhiello di Intesa

Intesa Sanpaolo, insieme a Unicredit, è una delle realtà che, in termini di raccolta del risparmio gestito, ha sofferto maggiormente. Basandosi sui dati Assogestioni, è stata la seconda nel podio negativo di raccolta, se si considera l’arco di tempo annuale da febbraio 2008 a febbraio 2009. Infatti, stando ai numeri, notiamo una diminuzione sostanziosa del patrimonio societario, con -33.565,7 milioni di euro. Il decremento è stato di oltre il 24% del patrimonio totale, se si pensa che il livello un anno fa era di 139.446,7 milioni. Ma questo risultato negativo è frutto di cosa?

Intorno all’universo Intesa Sanpaolo ruotano ben 363 fondi appartenenti principalmente a due macrorealtà (con in aggiunta Eai Fideuram Alternative Funds): Eurizon Capital e Banca Fideuram. Se la seconda sta dando il proprio apporto positivo al gruppo in termini di raccolta, Eurizon Capital si sta mostrando decisamente controproducente in termini di incremento del patrimonio. Il problema, inoltre, è che occupa una quota di netta maggioranza all’interno del patrimonio totale del gruppo (più del doppio di Fideuram), influenzandone con forza l’andamento.

Solo per fare qualche esempio, nel mese di febbraio, stando sempre ai dati Assogestioni, la raccolta netta di Intesa Sanpaolo è stata di -770 milioni di Euro; Fideuram ha segnato un saldo positivo pari a 145,9 milioni, ma Eurizon ne ha “bruciati” ben 916. Nel dicembre 2008, addirittura, Eurizon aveva privato il gruppo di 1.929 milioni di euro, su -1.502,3 milioni di risultato finale.

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