Il tesoretto artistico di Alitalia

La scelta della casa d’asta che avrà il privilegio di offrire al pubblico l’intera collezione formata da un cinquantina di opere di grande valore di artisti del calibro di Giorgio De Chirico, Gino Severini o Salvador Dalì,  cadrà su quella che tra Christie’s, Sotheby’s e Finante che offrirà il preventivo o stima presta migliore. Fino alla scelta definitiva, le opere verranno custodite presso un caveau sotterraneo del quartier generale della compagnia di Roma.
 
“Per adesso abbiamo solo una vaga idea del valore” spiegano invece i rappresentanti della compagnia aerea Alitalia. “Una delle case d’asta interpellate ha dichiarato, dopo una prima valutazione, che almeno una cinquantina di opere sono considerate di grande qualità e quindi valore. “Dal resto ci aspettiamo ben poco” aggiunge un responsabile. Un ex dirigente della compagnia, ora in pensione, parla invece di “valore inestimabile”. “Ci sono opere pittoriche di Giuseppe Capogrossi, Renato Guttuso, Mario Sironi, Fortunato Depero, Ottone Rosai e Massimo Campigli così come sculture di Giacomo Manzù e Mario Ceroli, tutti artisti che hanno contribuito a divulgare il valore storico artistico del nostro paese nel mondo.

Le opere della collezione della compagnia aerea erano state quasi tutte acquistate negli anni ’50 quando ancora il nome Alitalia rappresentava il biglietto da visita del nostro paese.

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