Assicurazioni – AIG Life sarà indipendente

Il brand di appartenenza a volte si può rilevare un’arma a doppio taglio. E’ così per AIG Life (Ireland) Limited, compagnia assicurativa vita irlandese specializzata nel settore delle polizze vita di tipo unit linked, che opera in Italia dal 2002 e che negli ultimi tempi ha risentito molto di quello che è accaduto oltre-oceano ad AIG.

In realtà però il nuovo country manager per l’Italia, Merijn Boender, ci tiene a sottolineare che «AIG Life è interamente controllata da American Life Insurance Company (ALICO), finora parte di American International Group, ma che presto confluirà in una nuova società (SPV) completamente indipendente dalla casa madre».

In particolare ALICO che opera in 55 paesi in tutto il mondo tranne negli Stati Uniti e ha chiuso il 2008 con un utile di 1,3 miliardi di dollari in crescita del 30% rispetto al 2007, rappresenta la parte sana di AIG e proprio per salvaguardarne valore e redditività sarà resa indipendente ed in futuro, quando la situazione dei mercati sarà più favorevole, potrebbe essere quotata.

Boender ha raccontato quelli che sono i suoi progetti sul mercato italiano, un mercato che sta vivendo dei profondi cambiamenti. «Oggi gli investitori tendono ad avere un approccio maggiormente difensivo» racconta il country manager che precisa che proprio per rispondere ai bisogni e alle aspettative del consumatore la società da lui guidata è stata una delle prime a introdurre in Italia prodotti con sottostanti hedge fund, real estate e private equity e renderli disponibili a una clientela retail attraverso una soglia di accesso molto bassa.

Oggi però che nuove regolamentazioni sono state introdotte, MiFID in primis, nel mercato bisognerà tenere conto di altri aspetti. «La competizione si giocherà sempre di più sulla capacità di rispondere alle esigenze della clientela» continua Boender. E infatti per il country manager si continuerà nella produzione di prodotti altamente personalizzati.

All’interno di questo panorama un gioco importante sarà svolto anche dai distributori. «Noi operiamo sia con banche sia con financial advisor e ritengo che nel futuro i financial advisor avranno un ruolo sempre più importante nella ricerca di valore per il cliente» continua il manager. Valore che è rappresentato fondamentalmente dalla capacità di interpretare i bisogni degli investitori e saperli trasmettere alla fabbrica prodotto. Per questo le reti vanno supportate con team specialistici, strutture flessibili e soprattutto una gamma di prodotti adeguati. I Fondi Protetti Peak Performance sono, per il manager un esempio di strumenti giusti per questo particolare momento. I Peak garantiscono infatti alla scadenza del fondo scelto che venga rimborsato il valore massimo del fondo mai toccato durante la vita del fondo stesso, oppure se il fondo ha già toccato il suo massimo che sia rimborsato almeno quel picco.

E proprio sul fronte prodotti, la società, oltre a consolidare il mercato di quelli già esistenti, sta preparando il lancio di nuove iniziative che vadano incontro alle esigenze mutate della clientela e al maggiore bisogno di protezione. 

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