Wealth Management, Citi perde 40 miliardi

Il colosso guidato da Vikram Pandit continua a soffrire nonostante il primo utile dopo 18 mesi in perdita. Sono 40 infatti i miliardi di dollari fuoriusciti dalle attività di wealth management di Citigroup. Il gruppo, che pensa di cedere la divisione di brokerage Smith Barney ad una joint venture con Morgan Stanaley, nei primi tre mesi dell’anno ha visto scendere del 20% i ricavi derivanti dalla gestione dei capitali; l’utile netto invece ha segnato una contrazione dell’11% grazie ad una maggior risparmio in termini di costi.

Le attività di private banking, business da cui Citi non intende uscire, hanno visto i ricavi calare del 16% rispetto il primo trimestre dello scorso anno, per un totale di 529 milioni di dollari.Nell’ultimo trimestre il numero di advisor finanziari e bankers è calato di 1.100 unità (pari all’8%) ed è inferiore di 2.600 unità rispetto il primo trimestre del 2008.

In Europa, la banca ha visto scendere le masse gestite per conto della clientela del 35% a 42 miliardi di dollari. L’utile netto derivante da Europa, Medio Oriente e Africa, è rimasto stabile nel primo trimestre a 26 milioni di dollari; in pareggio i risultati dell’area Asiatica mentre in America Latina i ricavi sono calati del 40%.

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