Promotori finanziari contagiati dalla consulenza

Il nascituro Organismo per la tenuta dell’albo dei consulenti finanziari stenta a nascer ma nell’ambito delle associazioni di categoria si mantiene un atteggiamento cauto e un invito a concentrarsi soprattutto sui temi caldi della consulenza finanziaria. L’attesa per l’avvio dell’albo probabilmente si allungherà ulteriormente ma dalle associazioni smorzano ogni polemica, ricordando a tutti che a livello internazionale stiamo assistendo a un fenomeno di grande rilevanza e quindi è naturale che le istituzioni spostino le proprie priorità verso altre questioni. E’ anche vero che tutto questo non dovrebbe creare limiti ad un atto dovuto e stabilito da una normativa europea.

Non siamo di fronte a un ostruzionismo volontario e nessunche esistano problemi tecnici alla nascita dell’organismo. I problemi tecnici emergeranno eventualmente a valle del processo, quando l’organismo inizierà ad operare.

E proprio su questo fronte, e su quelle che dovranno essere le caratteristiche del nuovo Albo dei consulenti indipendenti verterà il convegno “La consulenza oggettiva come valore per il risparmio”, organizzato da AssoFinance il prossimo giovedì 23 aprile a Milano (tutti i dettagli nel file allegato).

Ma il convegno proverà anche a rispondere alla domanda quale futuro per la consulenza? «Per poter ricevere un servizio di consulenza finanziaria oggi si deve essere in possesso di una cultura finanziaria di un certo livello Molti clienti non percepiscono il valore di un tale servizio – risponde Giannina Puddu – Apparentemente la consulenza bancaria risulta “non costosa” ai clienti. In un tale contesto i professionisti dovranno farsi strada e stimolare la clientela a richiedere un servizio di advisory differente. Ma credo che abbattuta la prima barriera scatterà il meccanismo positivo del passaparola».

Guai a pensare, però, che la selezione del cliente debba basarsi esclusivamente sul patrimonio posseduto. Quando si parla di consulenza finanziaria la segmentazione della clientela deve avvenire sulla base del livello di cultura finanziaria e non sul patrimonio.

Ciò non toglie che spesso i due aspetti possano coincidere. Da qui un appello anche al mondo dei promotori finanziari firmato: «ci sono moltissimi promotori che devono decidere il proprio futuro professionale. Molti stanno attraversando momenti non semplici, ma possono in futuro intraprendere questa professione di consulenti. Ad una prima ondata di professionisti che entrerà nell’albo assisteremo probabilmente a ondate successive, ad un vero e proprio effetto contagio» conclude il presidente Assofinance che ha inoltre invitato al convegno Cesare Armellini, presidente dell’altra associazione dei consulenti finanziari Nafop, spingendo per un’azione comune per portare alla nascita dell’albo.

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