Una rete che nel tempo ha incrementato la sua consistenza. Così Ettore Betti, responsabile rete di Sanpaolo Invest, ha definito recentemente la rete del gruppo Intesa Sanpaolo da lui guidata.
«Nonostante la complessità del periodo Sanpaolo Invest è riuscita ad incrementare la consistenza rete (da 1.069 nel 2004 a 1.106 nel 2008) grazie a una politica commerciale di reclutamento che ha compensato le fuoriuscite. Tuttavia – spiega Betti – l‘intero sistema sta risentendo oltre che delle dinamiche negative dei mercati finanziari, anche della difficoltà di accesso alla professione richiede un forte investimento in termini di tempo e preparazione con ritorni economici non immediati».
A livello di numeri la raccolta netta del mese di marzo è stata di 20,859 milioni, tenuta in positivo dal comparto amministrato, il cui flusso era pari a 40,229 milioni contro i -19,369 milioni raccolti dal risparmio gestito. Rispetto al mese precedente, ossia febbraio, la raccolta è in netto aumento, passata da 6,392 milioni agli attuali 20. E come per marzo anche a febbraio è stato l’amministrato a generare un flusso positivo.
Nel trimestre la rete del gruppo Intesa Sanpaolo ha prodotto una raccolta netta di 27,612 milioni con il comparto gestito che ha generato un flusso negativo pari a 13,930 milioni e il comparto amministrato che ha ottenuto un risultato di 41,542 milioni di raccolta.
Ma per il responsabile della rete è necessario sviluppare l’offerta economica. «La persistenza di aspettative economiche negative riduce la propensione al rischio degli interessati alla professione aumentando la preferenza, quindi la ricerca, di retribuzioni stabili e non collegate ai cicli congiunturali. E’ necessario continuare a sviluppare l’offerta economica flessibile che consideri sia l’esigenza di coloro a cui si rivolge (candidature di professionisti, ma anche giovani talenti da affiancare alla struttura manageriale) sia la situazione macro-economica».