Sistema europeo di sorveglianza. La proposta Assogestioni

La congiuntura economica negativa ha reso necessaria una revisione dei meccanismi di sorveglianza dei mercati finanziari, sia a livello strutturale che microeconomico.  In quest’ottica, il rapporto de Larosière, e le proposte in esso contenute, sono a favore di una riforma dei meccanismi di vigilanza in Europa, al fine di far collimare gli obiettivi di crescita economica con quelli di protezione degli investitori. Al termine della consultazione europea sul futuro del sistemi di vigilanza dei servizi finanziari, Assogestioni ha partecipato all’evento supportando le richieste presentate da EFAMA, l’associazione europea del risparmio gestito.

L’obiettivo del rapporto de Larosière, che potrebbe esser portato avanti dalla Commissione Europea, è quello di un trasferimento graduale negli anni, dei poteri delle Autorità di Vigilanza nazionali ad un ente sovraordinato, indipendente e dotato di poteri decisionali.

Il progetto propone, quindi, la creazione di un Sistema Europeo per la Vigilanza (ESFS) e di un sistema di monitoraggio e allerta sui rischi finanziari di sistema (ESRC), all’insegna di una più stretta collaborazione tra i diversi governi, come più volta ribadito da Trichet, sia nel rapporto annuale della Bce che in altre occasioni.

Questa nuova riforma implicherebbe un processo di armonizzazione tra tutti i sistemi di vigilanza nazionali, con lo scopo di evitare deroghe o eccezioni per questo o quel Paese. A tal proposito, EFAMA ha sottolineato durante la consultazione, l’esigenza di scongiurare l’arbitraggio regolamentare e interpretare in maniera differente certe normative per alcuni segmenti specifici di mercato, vedi banche e risparmio gestito in generale.

EFAMA punta, inoltre, al rafforzamento dei tre comitati di coordinamento delle autorità di vigilanza europee, precisamente CESR, CEOPS e CEB, che si occupano, in ordine, di mercati finanziari, del settore assicurativo e di quello bancario. La finalità è quella di dotare di maggiori risorse queste tre istituzioni e di ampliare i loro poteri, rendendoli vincolanti. L’associazione europea del risparmio gestito, poi, ha evidenziato la disponibilità dell’industria dei fondi a collaborare alla creazione dell’ESRC, il consiglio europeo per il controllo del rischio sistemico e si è dichiarata a favore di una più accurata regolamentazione e maggior controllo sulle agenzie di rating.

A conclusione di tutto ciò, la Commissione europea prenderà la propria decisione definitiva entro maggio, per concretizzare le misure legislative necessarie prima della fine del 2009.

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