Adesso è ufficiale. Anche il sistema bancario europeo avrà il suo stress test. L’appuntamento è fissato per settembre e avrà come obiettivo quello di accertare la capacità di resistenza del sistema finanziario e non la solidità dei singoli istituti, come avvenuto invece negli Stati Uniti.
A rivelarlo la portavoce del Cebs, Comitato europeo dei supervisori bancari, all’agenzia Radiocor. Non solo. Nella formula “europea” dello stress test i risultati resteranno confidenziali, come già avvenuto nel primo trimestre di quest’anno. La portavoce del Cebs ha infatti reso noto che nei primi tre mesi del 2009 un primo test a livello europeo è stato fatto, e i risultati sono anche stati discussi dal comitato economico e finanziario, ma senza diffondere pubblicamente gli esiti.
Quindi a settembre non assisteremo a balletti di indiscrezioni sul bisogno (o meno) di ricapitalizzazione dei singoli isititui, anche perché, ricorda il Cebs, la responsabilità della supervisione da questo punto di vista ricade sulle singole autorità nazionali. Non solo. Dal comitato europeo fanno anche sapere che uno stress test all’americana non è attualmente possibile considerando il sistema di vigilanza europeo.
Sistema che però potrebbe presto cambiare. Proprio il prossimo 27 maggio la Commissione europea presenterà una proposta per la nascita di un nuovo sistema di vigilanza in Europa. Ad annunciarlo il presidente della Commissione José Manuel Barroso che spera che il vertice dei capi di Stato e di governo di giugno approvi la proposta sulla nuova autorita’ europea di vigilanza.