Promotori Finanziari – Mediolanum, giovani ma preparati

Si parla di giovani. Un argomento sicuramente molto “caldo”, in linea con le temperature attuali. C’è chi sostiene che le reti attirino giovani inesperti per sfruttarne fino all’osso le conoscenze, senza valutarne effettivamente le competenze; altri invece sono convinti dell’impegno profuso dalle stesse nell’ambito della preparazione professionale.

Mediolanum ha recentemente approvato la trimestrale, sottolineando, nonostante il buon utile complessivo, le difficoltà registrate nelle polizze da investimento del comparto vita, normalmente di competenza delle nuove leve assunte (che possono collocare solo assicurativo, non essendo ancora iscritte all’albo). Di pari passo, da un breve sondaggio compiuto dalla nostra redazione, emerge che l’età media dei pf  delle reti italiane è intorno ai 45-50 anni.

Abbiamo interpellato la società, domandando come si pone la stessa di fronte alle nuove generazioni. Il problema del ricambio generazionale a livello sistemico a cosa è dovuto principalmente?

“Contrariamente ai trend di mercato, Banca Mediolanum ha una grande capacità di attrarre ed avviare alla professione di promotore finanziario un consistente numero di collaboratori. Il tutto discende dalla nostra storia di voler costruire dall’interno  la giusta professionalità. In questa logica si spiega il grande investimento fatto da Banca Mediolanum per costruire una propria Corporate University, che prepara i collaboratori a sostenere e superare il vecchio esame Consob, oggi prova valutativa  A.P.F.

Un dato esemplificativo di questo sforzo sta nel fatto che nel 2008 Banca Mediolanum ha preparato circa 500 collaboratori a sostenere l’esame, con tassi di superamento positivo superiori di circa il 30% alla media nazionale. Tutto ciò permette a Banca Mediolanum di avere un adeguato ricambio generazionale e un età media dei promotori in attività sensibilmente più bassa rispetto alla media nazionale.”

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