Banche – Abu Dhabi saluta Barclays

I travagliati giorni di Barclays Plc potrebbero non finire, dopo che gli investitori della banca d’investimento del governo di Abu Dhabi (Ipic) hanno approfittato di un aumento sestuplo delle azioni per vendere parte delle loro partecipazioni nella banca inglese, per un profitto complessivo di 1,46 miliardi di pound, circa 2,42 miliardi di dollari (al prezzo di 265 pence per azione).

Come riporta Bloomberg, infatti, il titolo di Barclays era caduto a 47,3 pence a gennaio, a causa delle preoccupazioni riguardo alla possibile nazionalizzazione della banca da parte del governo britannico, dopo le nazionalizzazioni, peraltro, di RBS e Lloyds Banking Group. Ecco spiegato l’aumento di sei volte, una plusvalenza non indifferente per gli investitori di Ipic. Il primo giugno, al contrario, è stato raggiunto il livello più elevato degli ultimi sette mesi, 316,25 pence, dopo che è stata fatta chiarezza sulla non nazionalizzazione di Barclays e grazie all’aumento di capitale in seguito alla cessione della divisione emittente di etf iShares.

La vendita di iShares e quella possibile di Barclays Global Investors, renderanno la banca più dipendente dai propri investimenti bancari ed i guadagni più volatili. Il titolo di Barclays ha perso ieri il 13,3%, quotato a 274,25 pence, a causa dell’uscita di Ipic, l’azionista arabo che deteneva l’11% del capitale. Gli investitori di Abu Dhabi avevano rilevato la quota di Barclays per sostenere l’aumento di capitale della banca, al fine di evitare, per l’appunto, il ricorso agli aiuti statali. I proventi dell’uscita dall’istituto creditizio, ad ogni modo, continueranno ad esser investiti nel petrolio (Ipic è l’acronimo per International Petroleum Investment Company).

Comunque, come riporta anche Milano Finanza, la società araba conserva ancora 758 milioni di titoli di Barclays in warrant, che possono esser esercitati a 198 pence per azione. La scelta di Ipic di vendere le azioni di Barclays Plc, in definitiva, è stata determinata dall’aumento di valore del titolo, connesso alla rinnovata fiducia degli investitori nel settore bancario.

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