Consulenti Finanziari – Un professore per la fee only

Il tema del conflitto di interesse è indicato da molti come uno dei nodi cruciali per capire le disfunzioni sociali ed economiche della nostra società; tanto più se ne può parlare in Italia, da sempre patria del clientelismo in moltissimi settori. In mezzo a questa bagarre di dibattiti e barricate tra i piani alti, rimane sempre la solita vittima, spesso camuffata e disorientata dall’onta del populismo: il singolo cittadino.

Dagli Stati Uniti il professore di economia di Yale, Robert J. Shiller lancia un messaggio su come proteggere in futuro i cittadini dalle decisioni di investimento viziate dal conflitto d’interesse, e in Italia è Nafop a coglierlo e a farlo proprio, puntando alla sua concretizzazione anche nel nostro paese. Secondo il noto docente che è anche responsabile della rubrica “Economic View” sul New York Times nonché creatore dell’Indice di Standard & Poor’s sui prezzi immobiliari che prende il suo nome, per difendere i risparmiatori più deboli occorre migliorare l’informazione finanziaria e la trasparenza a vantaggio degli investitori.

Questa sua strategia, descritta nella pubblicazione “Finanza Shock”, può avvenire attraverso tre tipologie di azioni: sviluppando la consulenza finanziaria indipendente (anche di tipo elementare) in modo che sia fruibile da chiunque; Shiller propone di diffonderla a tariffa oraria fissa come quella di altri professionisti quali avvocati o commercialisti senza accettare compensi da terzi per la vendita di prodotti finanziari.

In relazione a ciò, i consulenti indipendenti iscritti a Nafop operano già in regime di sola parcella e sono in linea con i requisiti d’indipendenza richiesti dal Ministero dell’Economia italiano per l’iscrizione al futuro albo che nascerà (si spera) entro il 2009. Negli Usa i cittadini possono dedurre dalle imposte la parcella versata per la consulenza finanziaria, ma si tratta di una deduzione conveniente solo per i soggetti ad alto reddito; il prof. Shiller propone che la deducibilità sia ampliata a tutti, a patto che sia una consulenza prestata da un soggetto remunerato solo ed esclusivamente dal cliente e quindi totalmente indipendente ed imparziale. Un appello che Nafop condivide, e che aveva già avuto modo di accennare nel 2008, sottolineando l’importanza di questa iniziativa per i risparmiatori meno “abbienti”.

Robert J. Shiller propone infine l’istituzione di una “commissione per la sicurezza dei prodotti finanziari” il cui compito sarebbe quello di proteggere i risparmiatori. Tale soggetto indipendente dovrebbe raccogliere informazioni sulle esperienze effettive degli utenti dei prodotti finanziari, e sugli “incidenti” a loro capitati, cercando di prevenirne il ripetersi in futuro.

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