Banche – Previste perdite per 283 miliardi

Si attendono ulteriori perdite in bilancio per le banche dell’area-euro, a causa di potenziali svalutazioni sui crediti per 283 miliardi di dollari entro la fine del 2010. Ad affermarlo è il Financial Stability Review di giugno della Bce. La banca centrale, infatti, ha stimato che nel triennio 2007-10, le svalutazioni complessive potrebbero arrivare anche sino a circa 649 miliardi di dollari; 365 miliardi di svalutazioni sono già state archiviate a bilancio a partire da agosto 2007. Il momento incerto rende volatili anche i profitti, di conseguenza la Bce consiglia di compensare le perdite tramite accantonamenti aggiuntivi, aiutandosi con la non distribuzione dei proventi nei prossimi due anni.

L’istituto con sede a Francoforte appare preoccupata dai rischi che potrebbero configurarsi qualora il momento di crisi possa prolungarsi oltre quanto atteso. Questa eventualità potrebbe negativamente impattare sulle poste di bilancio delle banche, in cui spesso sono ancora presenti asset di difficile valutazione. Il tutto potrebbe ripercuotersi in perdite ulteriori sui conti degli enti creditizi. I rischi maggiori, in questo senso, potrebbero esser rappresentati allora da ulteriori sgretolamenti della base capitale e da rinnovati cali di fiducia nelle condizioni finanziarie del sistema creditizio, come si legge dal rapporto mensile della Bce.

In sostanza, i rischi ci sono e l’abilità da parte dei governi e degli operatori di mercato consisterà proprio nel non abbassare la guardia. Dal canto loro, le banche dovranno costantemente dotarsi di liquidità e mantenere un buon livello di patrimonializzazione, non interrompendo i flussi di credito verso le imprese. Certamente, la crisi sta indebolendo la qualità degli attivi delle banche ed aumentando le insolvenze da parte delle aziende; le società con un basso rating, a maggior rischio default quindi, con l’avvento della crisi stanno man mano aumentando, nell’Eurozona.

La stabilità finanziaria, pertanto, è lungi dall’esser stata raggiunta. Le banche europee, secondo il rapporto, potrebbero subire perdite attorno al 7% del capitale Core Tier 1 in questo 2009, qualora i Paesi emergenti dovessero conoscere un periodo avverso. Lucas Papademos, vicepresidente della Bce, alla presentazione del report mensile, ha sottolineato come, tuttavia, gran parte delle principali banche europee siano dotate di capitale in maniera sufficiente, nel caso di scenari macroeconomici ostili. 

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