Banche – Istituti spagnoli a fondo, un fondo per salvarli

In seguito al declassamento del rating di 25 banche spagnole effettuato settimana scorsa da Moody’s e delle difficoltà incontrate da grossi istituti quali Santander e Bbva, oltre al quasi fallimento della Cassa di Risparmio di Castilla La Mancha, il governo ispanico ha pronto un piano di salvataggio per il settore bancario. Secondo il Sole 24 Ore, il piano prevede la costituzione di un fondo di ristrutturazione presieduto dalla Banca di Spagna (il Frob), che sarà in partenza dotato di 9 miliardi di euro, di cui 6,75 elargiti direttamente dallo Stato e 2,25 presi dal Fondo di garanzia dei depositi. La capacità di indebitamento del fondo, inoltre, potrà arrivare sino a 10 volte l’importo iniziale, ovvero 90 miliardi di euro, se le cose dovessero aggravarsi.

L’annuncio del nuovo programma di risanamento dovrebbe esser dato venerdì da parte delle istituzioni. Javier Ariztegui, vicepresidente della BC spagnola, dovrebbe esser messo a capo della presidenza del Frob ed in totale la commissione responsabile dovrebbe esser composta da 8 membri nominati dal ministero dell’Economia.

Il nuovo fondo dovrebbe operare nella maniera seguente. Le risorse messe a disposizione andranno a sostenere gli enti creditizi in difficoltà, rinforzando i livelli di patrimonializzazione  tramite la sottoscrizione di quote partecipative con diritto di voto od azioni. In realtà, sarà la Banca di Spagna a partecipare così nelle banche appoggiate, prendendone in pugno la gestione operativa, al fine di spingerla verso l’efficienza ed un risanamento dei conti di bilancio.

Punto cruciale del fondo dovrà esser quello dell’indipendenza dall’ingerenza pubblica, affinché non condizioni l’attività degli enti bancari. Prima dell’intervento del Frob e delle risorse di cui il fondo dispone, la Banca di Spagna effettuerà una serie di stress test sugli istituti sui quali intervenire, al fine di valutarne lo stato di salute complessivo.

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