Consulenti Finanziari – Banche sempre meno affidabili

Il pesante calo di immagine delle banche è un dato di fatto. Unita alla già sostanziale diffidenza media della sciura Pina nei confronti del sistema finanziario, ha contribuito a costruire un alone di sfiducia attorno a quelle che è il mondo delle istituzioni regine del credito. Una credenza che sembra aver contagiato anche i professionisti del risparmio gestito; se passiamo a dare un’occhiata al nuovo blog di Nafob, non potrà non balzarci all’occhio un articolo dal titolo “Banche sempre meno affidabili”.

“Nei giorni scorsi la Banca centrale europea ha iniettato nel sistema creditizio la cifra record di 442 miliardi di euro al  tasso d’interesse dell’1%,  proprio per  facilitare la ripresa dell’economia reale. Ma  dove va a finire tutta questa liquidità? L’euribor, che è sempre stato il parametro preso come riferimento dei, è ai minimi storici. Quando  l’anno scorso era ben oltre il 5% era il faro da utilizzare, quello  su cui si basavano tutte le operazioni di finanziamento; ora,  solo perché è ai minimi storici e non permette alle banche di fare abbastanza utili, non viene più considerato attendibile e si applicano tassi fissi o spread anche di 5/6 punti. Ma allora perché la Bce ha portato il costo del denaro ai minimi, se poi le banche lo fanno pagare quanto e più di prima?” Una domanda che fa sicuramente riflettere. Sono considerazioni importanti, quelle fatte da Fabrizio Taccuso, associato Nafop e consulente indipendente; noi l’abbiamo intervistato, per domandargli se questo pensiero fosse il frutto di un’esperienza personale o di un sentore diffuso.

“Non ho nulla contro le banche, nessun rapporto conflittuale, dato che vengo io da diversi anni di esperienza lavorativa presso di esse. Quello che io esprimo è frutto semplicemente di quanto io apprendo quotidianamente dalle parole dei miei clienti e confrontandomi con i miei stessi colleghi. Parole di questo tipo sono atte a rendere pubblico quello che è un parere diffuso; probabilmente non servirà a molto, ma mettendo la testa sotto la sabbia di certo non si risolve nulla.” Come dargli torto.

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