Crisi: risparmiatori sfiduciati accusano i consulenti

Non recupera terreno la fiducia dei risparmiatori. La metà dei cittadini europei ha manifestato sfiducia e insicurezza nei confronti del sistema bancario. Lo rivela uno studio elaborato da Eurogroup Consulting Alliance, in collaborazione con gruppo internazionale IFOP, l’Institut Français d’Opinion Publique.

La ricerca, realizzata a giugno 2009 su un campione di circa 3000 risparmiatori europei di diversi paesi europei tra i quali Belgio, Italia, Germania, Spagna, Portogallo e Francia, fornisce un quadro chiaro dell’impatto che la crisi finanziaria sta avendo sul grado di fiducia dei cittadini nei confronti degli istituti di credito.

Secondo quanto emerge dai sondaggi, il 56% degli spagnoli, il 47% dei francesi e un italiano su due, ha una percezione negativa del sistema creditizio, idea che è andata peggiorando nel corso degli ultimi dodici mesi.

Il 70% dei risparmiatori, inoltre, ha puntato il dito contro i consulenti finanziari, accusati di non prestare ascolto alle esigenze di clienti e di non aver modificato le proprie strategie durante la congiuntura sfavorevole. L’accusa principale è nella mancanza di comunicazione. Dalle risposte fornite dai clienti si evince una convinzione di fondo, ovvero che la comunicazione fornite dalla banche in questo periodo di crisi sia totalmente insufficiente, se non fallimentare. Di fronte ad una percezione di asimmetria informativa e una mancanza di capacità di azione commerciale da parte degli istituti creditizi, i risparmiatori hanno quindi deciso di ricorrere a consulenze esterne per trovare risposta ai propri interrogativi – in Spagna sono circa il 35%, in Italia il 26% e in Francia il 28% – e a prestare una maggiore cautela alla qualità dei prodotti finanziari proposti – il 46% in Francia, il 40% degli italiani e dei portoghesi.

Lo studio rivela, inoltre, che il 45% dei clienti ha quindi modificato il proprio atteggiamento di risparmio in seguito alla crisi, spesso concentrando gli investimenti su un’unica banca, altre volte invece diversificando.

Unica eccezione nel generale andamento europeo sembra essere rappresentata dalla Germania, dove il 30% dei risparmiatori intervistati si dichiara fiducioso verso le istituzioni di credito e in attesa di un’imminente ripresa finanziaria.
Nonostante la generale diffidenza l’Europa si dimostra infatti un paese di ottimisti; i risparmiatori continuano ad affidare il loro denaro alle banche, nella speranza di superare la crisi in maniera non troppo traumatica.

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