Banche – Scandalo Banca MB, caos San Marino

Come riportato ieri da BlueTG (“Commissariata Banca MB”), su proposta della Banca d’Italia, Banca MB Spa, con sede a Milano, è stata sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria. L’ordine è arrivato dopo una nuova e lunga ispezione ordinata da Mario Draghi, cominciata già nel dicembre 2008, che avrebbe portato alla luce diverse incongruenze. Secondo le indiscrezione pubblicate da Il Sole 24 Ore, il commissariamento di ieri avrebbe rilevato una forte esposizione dell’istituto verso la Repubblica di San Marino e forse pure finanziamenti ai soci per sottoscrivere l’aumento di capitale.

Dalla fusione nel 2007 con Novagest, Banca MB vanta numerosi azionisti pur essendo un istituto di contenute dimensioni. In totale circa una cinquantina tra imprenditori e professionisti, tra i quali il manager Giuseppe Lovano Cottini ed il conte Gastone Colleoni, azionisti con oltre il 5%.

Guidata da Mario Aramini e Fabrizio Sartirano, l’istituto si proponeva inizialmente di concentrarsi nelle attività di investment banking e nel risparmio gestito, per poi dedicarsi al credito. In riferimento a quest’ultima attività, sembra che la banca abbia iniziato a fare raccolta a San Marino.

Il quotidiano riferisce come Bankitalia abbia trovato nei bilanci di Banca MB decine di milioni di euro provenienti dal San Marino, di dubbia provenienza. L’istituto, infatti, detiene circa 40 milioni di liquidità presso le banche sanmarinesi, tutti crediti con scadenza nel 2009. Peraltro, il Credito Sanmarinese è socio all’1,4% di Banca MB.

L’altra anomalia riscontrata concenre i 70 milioni di aumento di capitale effettuato nel 2008, in quanto alcuni soci sarebbero stati indirettamente finanziati dalla banca.

Nel 2008 Banca MB ha chiuso il bilancio in rosso di 6,6 milioni di euro, con 10,7 milioni di margine d’interesse, 11,9 milioni di commissioni nette ed un tier 1 pari al 14,49%.

Gli organi straordinari “si sono insediati in data 13 luglio 2009 presso la banca”, la cui gestione è affidata agli stessi, “che operano sotto la supervisione della Banca d’Italia”. La banca, conclude la nota di Via Nazionale, “prosegue regolarmente la propria attività”.

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