Banco Bpm supera l’esame della Bce

VALUTAZIONE POSITIVA – Banco BPM supera l’esame della Bce. La banca nata dalla fusione di Bpm e Banco Popolare ha reso noto  di aver ricevuto venerdì la notifica da parte della Banca Centrale Europea della decisione prudenziale (“SREP decision”), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale. Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate nel 2016 dall’Autorità di Vigilanza a valere sulle due banche oggetto della fusione, la BCE ha determinato per il 2017 i seguenti requisiti prudenziali su base consolidata:   8,15% Common Equity Tier 1 ratio, secondo i criteri transitori in vigore per il 2017; 10,40% Total SREP Capital requirement, secondo i criteri transitori in vigore per il 2017; 11,65% Total Capital ratio.

I RISULTATI – Il gruppo Banco BPM, informa una nota, supera ampiamente tali requisiti prudenziali, avendo al 31 dicembre 2016 un Common Equity Tier 1 ratio proforma sulla base dei dati delle banche partecipanti alla fusione pari al 12,30% in termini phase-in (11,42% in ottica fully phased) e un Total Capital ratio pari al 14,94% in termini phase-in (13,84% in ottica fully phased). Si evidenzia peraltro che i ratio del gruppo a fine 2016 non beneficiano ancora dell’impatto positivo derivante dallo stacco cedole di società partecipate e, soprattutto, dall’estensione dell’adozione dei modelli AIRB al portafoglio della ex BPM. Tutti i requisiti transitional sopra indicati, precisa la nota, includono il Pillar 2 requirement pari al 2,40% e il Capital conservation buffer pari all’1,25%.

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