L’istituto bancario Intesa Sanpaolo sigla una convenzione con Cei (Conferenza Episcopale Italiana) e Abi per sostenere le famiglie monoreddito che non riescono ad arrivare a fine mese.
L’ha dichiarato il consigliere delegato dell’istituto di credito Corrado Passera sul quotidiano Milano Finanza, in occasione della presentazione dell’iniziativa.
Il prestito pro capite di 6 mila euro l’anno non potrà superare un tasso d’interesse del 4,5%, e spetterà alla Caritas il compito di selezionare le famiglie beneficiarie.
La Cei ha già messo a disposizione un fondo di garanzia di 30 milioni, che permetterà alle banche di erogare prestiti sei volte superiori. Intesa San Paolo, come ha dichiarato il suo consigliere delegato, è disposta a mettere più di quanto la sua quota societaria non imponga.
I finanziamenti ammonteranno a circa 300 milioni di euro, e coinvolgeranno più di 50 mila famiglie italiane. L’iniziativa è stata incoraggiata dalla necessità di intervento nella precaria situazione di molti nuclei familiari che sfiorano o già si trovano in uno stato di povertà assoluta; ammonta ormai a mezzo milione il numero di lavoratori in cassa integrazione.
Per garantire la buona riuscita dell’iniziativa la convenzione si avvalerà dell’esperienza di Banca Prossima che monitorerà i beneficiari prima e dopo il prestito, assicurandosi che la famiglia impegni bene il denaro e non cada in un ulteriore indebitamento.
Il prestito è funzionale soprattutto all’acquisto dei beni fondamentali, dei libri di testo, tasse scolastiche e spese sanitarie.
L’iniziativa prenderà piede a settembre e già si pensa di estendere il progetto nei paesi dell’est europeo dove l’istituto Intesa Sanpaolo possiede raggio d’intervento.