Banche – BPM, raggiunto il 33% di diritti in opzione ed outlook negativo

Concluso il periodo di offerta in opzione agli azionisti della Banca Popolare di Milano di 6.955.352 obbligazioni del prestito di obbligazioni a conversione automatica, con abbinati warrant su azioni ordinarie, che ha avuto luogo dal 15 giugno al 3 luglio, i diritti di opzione non esercitati sono stati offerti sul mercato MTA di Borsa Italiana nei giorni dal 10 al 16 luglio.

Durante l’Offerta in Borsa sono stati acquistati 10.266.095 diritti di opzione. Il numero di obbligazioni convertendo sottoscritte è stato pari ad un controvalore di 15.952.200 euro, con 159.522 warrant emessi.

Pertanto, al termine del periodo di Offerta e dell’Offerta in borsa, sono stati esercitati 148.410.864 diritti di opzione, pari al 33,86% dei diritti di opzione oggetto dell’Offerta in opzione.

BPM, in una nota, ricorda agli investitori che, subordinatamente all’approvazione del relativo prospetto informativo da parte della CONSOB, Bipiemme procederà fino al 31 dicembre 2009 a una nuova offerta delle obbligazioni a conversione automatica non sottoscritte.

Nel frattempo, come riportato da BlueTG, ieri Fitch ha ha confermato i rating “A/ F1”, rispettivamente long e short-term, ed ha rivisto da stabile a negativo l’outlook del rating Banca Popolare di Milano.    

Secondo Fitch, la qualità degli asset di BMP potrebbe deteriorarsi in seguito agli aumenti significativi di prestiti “alterati” dall’ultimo trimestre 2008 (tra insofferenze, incagli e insoluti). Si parla di un rapporto sui prestiti totali del 4,3% alla fine di marzo, contro il 2,64% di fine 2007. Il rapido incremento di prestiti non rientrati per BMP in questo contesto severo, riflette l’esposizione sopra la media dell’istituto milanese in società d’investimento immobiliare e del real estate, che hanno registrato un numero significativo di nuove posizioni “alterate”.

Tuttavia, Fitch riferisce di aver considerato l’accantonamento sin da subito di BPM di queste perdite presunte e difficoltà, oltre al fatto che tali esposizioni sono comunque supportate da buoni livelli di collaterale. Ad ogni modo, la concentrazione su retail, piccole imprese ed altre società che hanno preso a prestito da BPM, rimane più alta della media del settore delle banche cooperative.

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