Credit Suisse: il trimestre è sopra le attese

Gli utili del secondo trimestre di CS sono aumentati del 31% grazie agli ottimi risultati della divisione investment banking. Alla fine dei secondi tre mesi dell’anno, CS ha così generato un utile netto di 1,6 miliardi di franchi in crescita rispetto gli 1,22 miliardi di franchi dell’anno precedente.

I risultati includono 1,1 miliardi di franchi di oneri sul debito, 500 milioni di franchi di spese legate alla causa relativa all’acquisto di Huntsman Corp, così come 400 milioni di benefici fiscali. Nel comunicato stampa diffuso dalla società, CS ha espresso confidenza nel futuro e nelle capacità del gruppo di affrontare ulteriori turbolenze.

In generale i ricavi del periodo sono saliti a 8,61 miliardi di franchi, in crescita rispetto ai 7,74 miliardi dell’anno precedente. I risultati sono stati possibili grazie ad un forte miglioramento delle attività di redditto fisso che in parte hanno controbilanciato i deboli risultati del private banking. Il ceo del gruppo, Brady Dougan, ha detto che la banca sta uscendo gradualmente da settori difficili, come i mutui commerciali, che hanno portato ad una svalutazione di 307 milioni di franchi. In miglioramento altre attività come quella dei servizi di prime brokerage, trading del cash equities e di titoli high grade.

Per quanto riguarda la divisione private banking, uno dei settori storici  dove CS è presente, la raccolta del periodo è stata positiva di 10,7 miliardi di franchi. Questo però non è bastato a compensare le minori commissioni guadagnate dalla banca a causa della contrazione generale degli asset gestiti. In generale i risultati del gruppo hanno centrato gli obiettivi degli analisti, superandoli in certi casi.

L’Asset Management è invece ritornato a produrre profitti con un utile ante imposte di 55 milioni di franchi; buoni progressi nella rifocalizzazione dell’attività che vede il completamento della vendita di una parte delle strategie d’investimento tradizionali ad Aberdeen Asset Management al 1° luglio 2009; il Credit Suisse controlla una quota del 23,9% di Aberdeen. La strategia inoltre si concentra sull’asset allocation, sulle attività in Svizzera e sugli investimenti alternativi, strettamente allineati alla banca integrata.

“La nostra solida performance nel secondo trimestre dimostra che la strategia incentrata sui clienti e sull’efficienza del capitale funziona ottimamente e che il nostro modello di business con una gestione rigorosa dei rischi costituisce una base valida per realizzare utili più sostenibili, di elevata qualità e meno volatili. Siamo costantemente impegnati nel dialogo con le autorità di vigilanza in tutto il mondo e apprezziamo l’importanza di costruire un’industria dei servizi finanziari più robusta e sostenibile. Siamo convinti che la nostra ottima posizione patrimoniale e il nostro modello di business differenziato ci consentano di affrontare da una posizione di forza l’evoluzione in corso nel settore” ha commentato Brady W. Dougan, Chief Executive Officer del gruppo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!