Grandi banche: 12mila tagli al personale in 4 anni

Negli ultimi quattro anni, dal 2012 al 2016, i primi cinque gruppi bancari italiani hanno ridotto di 12.717 il numero dei dipendenti, con 6.400 nuove assunzioni grazie agli accordi con i sindacati. Sono i dati esposti dalla Fabi, il principale sindacato bancario, illustrati a Milano dal segretario generale Lando Maria Sileoni durante il convegno dal titolo “Behind the lines: la tempesta perfetta, le prospettive del settore bancario tra onde giganti e raffiche di vento”. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, tra ile 2012 e il 2016 il numero degli occupati dei primi cinque gruppi bancari –UniCredit, Intesa Sanpaolo , Monte dei Paschi, Ubi Banca e Banco Popolare (oggi Banco Bpm) è passato da 183.892 a 171.175. La parte del leone l’ha fatta Mps con 7mila dipendenti in meno. Per UniCredit si registrano circa 2.200 posti in meno con 1.300 assunzioni, mentre il Banco Popolare ha ridotto gli occupati di 1.878 unità con circa 700 assunzioni e Ubi Banca di 1.554 unità (con 1.400 assunzioni). Soltanto 90 posti di lavoro persi invece per Intesa Sanpaolo che, nel periodo, ha effettuato circa 3.000 nuove assunzioni.

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