Assogestioni dice no agli obblighi Consob

Nuovo colpo di scena sul nodo annunci legali delle società quotate sulla carta stampata. Con una circolare, che dovrebbe arrivare sul tavolo delle associate nei prossimi giorni, si prepara a scendere in campo Assogestioni. L’associazione guidata da Marcello Messori sembrerebbe intenzionata a contestare apertamente la Consob e la sua decisione di ripristinare gli obblighi di pubblicazione sui quotidiani, come previsto fino al 31 marzo 2009. Secondo quanto risulta a Bluerating.com Assogestioni sta valutando l’ipotesi di invitare le società a non rispettare tali obblighi, nella speranza di riaprire la partita e portare all’abolizione di un tale obbligo.

Non sarà semplice dal momento che all’interno della stessa Consob si scontrano pareri discordanti, come emerso nella seconda metà di giugno quando il presidente dell’autorità di vigilanza Lamberto Cardia, dopo aver appreso che l’orientamento del Parlamento era volto a mantenere tutto inalterato e vista l’impossibilità di trovare un accordo all’interno della commissione, decise di presentare le dimissioni. Dimissioni subito respinte dal Consiglio dei Ministri. E alla fine, Cardia è rimasto al suo posto, così come l’obbligo di pubblicazione degli annunci legali delle società quotate sulla carta stampata.

La rinuncia definitiva alla battaglia sugli annunci legali delle società quotate da parte della Consob è arrivata il 17 agosto con la diffusione di un comunicato stampa con il quale la commissione informava di aver deliberato “tenuto conto del decreto legislativo n. 101/2009, di introdurre un regime transitorio in materia di pubblicità degli avvisi o delle informazioni societarie regolamentate. In base a questo regime vengono temporaneamente ripristinati gli obblighi di pubblicazione sui quotidiani a diffusione nazionale, così come previsto fino al 31 marzo 2009 dal regolamento emittenti della Consob, prima delle modifiche apportate dalla stessa Commissione il primo aprile u.s. in attuazione della direttiva comunitaria sulla trasparenza societaria (transparency)”.

Ma adesso Cardia potrebbe contare su un nuovo alleato. E chissà se Assogestioni riuscirà a riportare in Parlamento la questione.

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