Banche – Le mani di Mediobanca e Deutsche Bank su Sal. Oppenheim

Era il 5 agosto quando Deutsche Bank confermò le indiscrezioni riguardanti una partnership strategica con Sal. Oppenheim Group. L’istituto tedesco, infatti, interessato alla divisione di private banking, dichiarò di aver formulato un’offerta non vincolante per una partecipazione azionaria nel capitale di Salopp. Attualmente, Deutsche Bank sta completando la propria operazione di due diligence: secondo gli ultimi rumors, la società di Josef Ackermann (foto) sarebbe pronta a rilevare una quota azionaria del 40-50% già nei prossimi mesi, valutando la società emittente di certificati non più di 2 miliardi di euro. Segnale evidente del rapporto Sal. Oppenheim-Deutsche Bank, è stato l’aumento di capitale effettuato l’11 agosto dagli azionisti, ma finanziato dalla banca tedesca, di 300 milioni di euro nella divisione di private banking del Gruppo. Attualmente, Sal. Oppenheim presenta 2,1 miliardi di euro di equity ed un total capital ratio pari al 13,3%.

Deutsche Bank, però, non sarebbe l’unica società interessata all’istituto con sede in Lussemburgo e presente anche in Germania con una sede a Francoforte. Anche Mediobanca è pronta a mettere la mani su Sal. Oppenheim, che peraltro partecipa con una quota dell’1,7% proprio nel capitale azionario della società di Piazzetta Cuccia.

Già ad ottobre, secondo indiscrezioni, Mediobanca potrebbe farsi avanti, interessata alla divisione di private banking del Gruppo Salopp. In questa maniera, Mediobanca potrebbe rafforzare la propria operatività sul mercato tedesco, dove già opera dal 2007 con una sede specializzata in finanza strutturata che può contare su 25 banker e che potrà disporre degli oltre 400 professionisti che proverrebbero dall’acquisizione in Salopp; non prima, però, che Deutsche Bank abbia terminato le proprie analisi di due diligence.

Il Gruppo con sede in Lussemburgo ha particolarmente accusato la crisi del credito degli ultimi 18 mesi e le sofferenze accumulati da fallimenti di colossi quali Arcandor. La vendita dei propri asset, di conseguenza, sembra essere diventata una necessità per rafforzare la propria patrimonializzazione. Lo scorso 14 agosto, peraltro, Sal. Oppenheim ha ridotto la quota di partecipazione in M&C Management & Capitali Spa sotto la soglia rilevante del 2%, dal 5,272% detenuto al 18 settembre 2008.

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