Ue: stop ai bonus

Quest’oggi a Bruxelles, in occasione dell’incontro dei leader europei, si sono discusse le strategie da utilizzare nei confronti degli Stati Uniti in vista del G-20 di Pittsburgh, per convincere gli americani ad approvare una norma che imponga un tetto ai bonus dei manager e preveda sanzioni alle banche per limitare i compensi incentivi.

I capi di Stato e di Governo dell’Unione durante il summit hanno visionato una bozza preparatoria del documento, che richiede il calcolo dei compensi in funzione delle performance sul lungo periodo e non sulle attività speculative a breve termine.
L’Europa vorrebbe che gli incentivi fossero proporzionali alla parte fissa del salario, o dipendenti dalle performance delle banche, in modo da evitare gli effetti negativi derivati dal versamento di bonus garantiti.

Tuttavia, nonostante la laboriosità dei Paesi europei, convincere gli Usa non sarà facile, per non dire che sarà improbabile.
La logica del mercato americano non è incline ai limiti imposti dallo Stato e a Washington l’idea non è piaciuta per niente.
Il presidente Barack Obama già si è pronunciato contro l’introduzione di limiti agli incentivi, nonostante i bonus siano annoverati tra le cause del tracollo finanziario dell’autunno 2008 come incoraggiamento alla speculazione.

Forse l’Ue a Pittsburgh si incammina verso una sconfitta certa ma chissà, tentar non nuoce.
Tuttavia i leader europei oggi avrebbero dovuto preoccuparsi di ben altri problemi legati all’economia, come per esempio discutere delle exit strategy da attuare al consolidamento della ripresa, e come ridurre i deficit derivati dalle decine di miliardi di euro spese per combattere la crisi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!