Nel pomeriggio di ieri, durante il comitato strategico, pare che Alessandro Profumo abbia esposto ai maggiori azionisti le misure finora considerate per il rafforzamento del gruppo. Il presidente Dieter Rampl aveva parlato di una cifra di 4 miliardi di euro per migliorare la solidità del patrimonio UniCredit. L’ipotesi che si presenta ora impone una scelta tra i Tremonti bond e la ricapitalizzazione, per conseguire l’obiettivo di sollevare l’indice Core Tier 1.
L’appuntamento di ieri, svoltosi in un clima collaborativo, non ha ancora portato a decisioni, ma è più da considerare come una fase preparatoria del consiglio di amministrazione che si terrà martedì prossimo 29 settembre, dove i partecipanti porteranno il loro contributo per decidere la strada da seguire.
All’uscita dalla sede di Piazza Cordusio ieri è stato espresso un secco “No comment”, ma sembra chiaro che si sia giunti ad un accordo sull’esigenza di un rafforzamento patrimoniale; ora è solo questione di trovare il modo migliore per realizzarlo.
Intanto in Borsa ieri il titolo Unicredit ha chiuso in calo del 3,53%, segnando la peggiore performance del paniere principale, forse una punizione da parte degli investitori. Tuttavia nel corso della giornata odierna le quotazioni sembrano recuperare.