Banche – Con lo scudo si guadagna

Si prevedono entrate per un totale di un miliardo di euro nelle casse delle banche, derivate dalle commissioni applicate ai servizi dello scudo.
Questa è la denuncia effettuata dall’Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi (Adusbef) in collaborazione con la Federconsumatori.
Il comunicato diffuso dagli enti asserisce che lo scudo fiscale, oltre ad avvantaggiare gli evasori che hanno frodato il fisco, danneggiare i cittadini onesti costretti a subire una pressione fiscale maggiore, costituisce anche un regalo a banche e banchieri che guadagneranno fino ad un miliardo di euro per le commissioni applicate.

Questo è quanto si nasconderebbe dietro alla collaborazione del presidente dell’Abi Corrado Faissola con il governo per la realizzazione dello scudo ter, almeno secondo l’Adusbef. Al di là degli attacchi del Ministro Giulio Tremonti alle banche, dei discorsi in favore della tutela dei contribuenti da parte dello Stato e dei clienti da parte delle banche, ci sarebbe alla fine il solito rientro di percentuali di profitto a seguito della manovra per il rimpatrio dei capitali.
Insomma ognuno con il proprio tornaconto.

Le accuse dell’Adusbef si basano su di una ricerca telefonica effettuata nel corso degli ultimi giorni, che ha portato alla luce un’applicazione sistematica di commissioni sui capitali scudati da un minimo dello 0,5% al massimo dello 0,8%, a seconda dei rapporti con i clienti e dei volumi intermediari per bonificare i capitali.
Se quindi le stime sull’ammontare dei patrimoni scudati si riveleranno esatte, le banche potrebbero vedersi entrare in cassa un introito per commissioni che potrebbe variare dai 750 milioni al miliardo di euro.
A seguito dei risultati della ricerca di mercato Adusbef e Federconsumatori chiedono quindi agli istituti di credito più trasparenza e chiarezza sulle commissioni applicate.

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