Fondi comuni – In Europa si prediligono UCITs

In occasione della 15 conferenza annuale EFAMA ha pubblicato gli ultimi trend relativi all’industria del risparmio gestito in Europa.

Dai dati emerge che nel secondo trimestre del 2009 l’industria europea dei fondi ha mostrato un andamento positivo.
I nuovi flussi di raccolta si attestano a 38 miliardi in luglio con i fondi UCITs che hanno attratto flussi netti per 28 miliardi di euro. In totale gli asset (considerando sia i fondi UCITs che quelli non UCITs) sono cresciuti del 4% rispetto al mese di giugno del 2009. I dati mostrano che nel mese di luglio è aumentato l’interesse verso i fondi UCITs che da gennaio a giugno hanno totalizzato circa 92 miliardi di euro.

Nel dettaglio le tipologie che hanno raggiunto maggior consenso sono stati gli azionari, gli obbligazionari e i fondi bilanciati. Il rally del mercato azionario e le minori condizioni di stress legate al mercato finanziario hanno portato gli investitori ad essere più fiduciosi, tanto che i fondi monetari hanno registrati dei deflussi significativi nel secondo trimestre (-25 miliardi).

Se invece consideriamo la domiciliazione dei fondi emerge che i flussi netti nel secondo trimestre sono stati particolarmente forti nel Lussemburgo ( 10 miliardi), Regno Unito (9,1 miliardi) e Svizzera (8,7 miliardi). I fondi azionari e obbligazionari domiciliati nel Lussemburgo hanno avuto un particolare successo nell’attrarre nuovi flussi, in dettaglio rispettivamente 10,1 e 12,5 miliardi di euro, dopo aver registrato 7 trimestri di deflussi negativi. Simultaneamente si registra un deflusso per i fondi monetari domiciliati in Lussemburgo.

Per quanto riguarda i fondi domiciliati in Italia sono quelli azionari a registrare flussi netti positivi, dato che non si registrava dall’ultimo trimestre del 2000. Allo stesso modo nel mercato nordico si è registrato un buon flusso per i fondi azionari. Durante la prima metà del 2009 il forte livello dei flussi netti era stata registrata in Francia (34 miliardi) grazie a un forte flusso derivante dai fondi monetari (16 miliardi). La Gran Bretagna è il secondo paese per flussi totali nel periodo compreso tra gennaio e giugno con 16 miliardi di raccolta. Segue la Svizzera con 9 miliardi e Lussemburgo con 5 miliardi.

«Gli ultimi dati dell’industria del risparmio gestito – ha precisato Jean Baptiste de Fransuu, presidente di EFAMA – sono incoraggianti e dimostrano che l’industria è vista dalla comunità finanziaria come una potenziale soluzione per affrontare la sfida attuale». Inoltre «Abbiamo bisogno di mantenere il focus su come misurare gli effetti che deriveranno dall’implementazione della regolamentazione, come ad esempio la direttiva AIFM, UCITs IV, fondi monetari e OTC derivati».

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