Assicurazioni – Il piano industriale di FonSai

E’ stato approvato oggi il piano industriale 2009-2011 da parte di Fondiaria-SAI, che intende continuare ad essere “l’assicuratore leader per la clientela retail in Italia ed il miglior partner di business per intermediari di successo, continuando nel contempo a rappresentare una solida opportunità di investimento”. Per rilanciare la redditività nei prossimi anni, la società amministrata da Fausto Marchionni ha gettato le basi per 445 milioni di euro di operazioni, legate all’introduzione di una nuova tariffa auto, al potenziamento della rete sinistri già la più grande del mercato, alla riforma del portafoglio polizze obsolete ed alla riduzione della base dei costi.

La compagnia assicurativa continuerà a puntare sul rafforzamento a livello territoriale, ad una maggior integrazione con la rete commerciale e ad una generale riorganizzazione delle diverse strutture. L’importante, è mantenere una struttura di capitale adeguata, “rafforzando la propria solidità patrimoniale per continuare a rappresentare un’opportunità d’investimento sicura, oltre che remunerativa, per i propri azionisti”.

Le nuove politiche di ribilanciamento dell’asset allocation del portafoglio investimenti, invece, mira a ridurre la concentrazione nel comparto azionario entro il 2011, “sia mediante la riduzione dell’esposizione nel settore immobiliare;  sia tramite il mantenimento di una struttura di capitale solida e adeguata migliorando e stabilizzando il capitale in eccesso pur continuando a garantire un adeguato rendimento dell’investimento dei nostri azionisti attraverso una politica di dividendi tra le più attrattive del mercato, ovvero tra 0,7 e 0,8 €/azione per Fondiaria-SAI e tra 0,13 e 0,17 €/azione per Milano nel periodo 2010-2011”.

Nell’incontro tenutosi oggi a Milano di presentazione del piano industriale, Marchionni ha dichiarato come Fonsai preveda a fine 2011 un utile netto di 370 milioni, contro il rosso di 59 milioni del 2008. La società prevede, inoltre, una crescita media annua del 4,7% ed un elevato ritorno agli azionisti con un pay-out tra il 65 e il 75%.

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