L’incognita retail sul bilancio Mediobanca

di Giacomo Berdini

All’ordine del giorno il rinnovo del patto stesso e l’approvazione del bilancio 2008-2009, che poi verrà votato il 28 dall’assemblea presieduta da Cesare Geronzi (nella foto). La scorsa trimestrale ha registrato una chiusura in negativo, con una perdita netta di 61 milioni di euro rispetto all’utile di 143 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Su questo risultato incidono soprattutto le svalutazioni su titoli per 355 milioni e i minori utili da partecipazioni per 367 milioni, di cui 330 milioni riferibili alla partecipazione in Generali.
Nel corso dello scorso trimestre Mediobanca ha cercato di recuperare le perdite di oltre 200 milioni accumulate, ma il trend ha ricalcato l’andamento del precedente periodo, seppur con un leggero miglioramento.
Il margine d’interesse è infatti aumentato a 651,9 milioni (+4,7%), grazie alla buona performance della divisione corporate e investment banking. I profitti di negoziazione saliti del 2%, a 268,3 milioni di euro grazie all’apporto della divisione trading. Le commissioni si sono mantenute stabili, nonostante il rallentamento del comparto private, in calo del 25%.
I costi sono cresciuti del 15% (515,7 milioni), a causa delle spese legate all’avvio dell’attività di CheBanca! e delle svalutazioni legate alle partecipazioni in Telco e in RCS.
Dopo i risultati di questa seconda trimestrale, le previsioni per la terza appaiono contrastanti.

L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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