Bank of England, una decisione che non convince

Con l’annuncio di giovedì la Banca d’Inghilterra ha esteso il programma di quantitative easing ad altri 25 miliardi di sterline nei prossimi tre mesi, facendo intendere che potrebbe interrompere l’acquisto di obbligazioni.

Considerando che da marzo la Banca d’Inghilterra ha riacquistato obbligazioni governative per 175 miliardi di sterline, ai quali si aggiungono i 25 miliardi pianificati per i prossimi tre mesi, il tasso di incremento si è ridotto di circa il 70% (inizialmente ne venivano riacquistati 25 miliardi al mese e ora si è passati a 8 miliardi al mese).  

La reazione sul mercato delle obbligazioni governative (poco fa il rendimento sul titolo 3 3/4 2019 è aumentato di oltre 10pb arrivando al 4%) suggerisce che era atteso un impegno in qualche modo maggiore. La speranza è che questa riduzione trovi il giusto equilibrio tra un sostegno all’economia, che la faccia tornare a reggersi sulle proprie gambe, e il raggiungimento degli obiettivi inflazionistici della Banca d’Inghilterra. Il report trimestrale sull’inflazione atteso per l’11 novembre dovrebbe fare maggiore chiarezza.

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