Banche – BPM, profitti in crescita

Banca Popolare di Milano ha riportato nel terzo trimestre dell’anno un utile netto di 57,3 milioni di euro (dai 15,8 di un anno prima), dato del 50% superiore alle stime degli analisti di Credit Suisse che si attestavano a 38 milioni.  L’istituto milanese ha riportato un costo del rischio nel trimestre pari a 62 punti base, contro la stima degli analisti dell’istituto svizzero di 100 pb.

Nei primi nove mesi, quindi, l’utile è cresciuto del 27,5% rispetto all’analogo periodo trascorso, portandosi a 182,3 milioni di euro. Un gran contributo è provenuto dalla gestione operativa, migliorata del 32,9% a 581,7 milioni di euro.

I proventi operativi cono cresciuti del 14%, attestandosi a 1,423 miliardi di euro, mentre il cost income è aumentato del 5,8%, attestandosi al 59,1%. La raccolta diretta è stata pari a 33,8 miliardi (-2,7%), mentre quella indiretta a 45 miliardi (+21,6%). Le rettifiche su crediti ed attività finanziarie in portafoglio si sono attestate a 272,2 milioni di euro dai 142,2 milioni del 30 settembre 2008.

Il valore tangibile a libro è cresciuto del 3,8% trimestre su trimestre: da 5,92 euro per azione a 5,95 euro, contro la previsione del Credit Suisse di 5,70 euro. Il Core Tier 1 ratio risulta stabile al 6,5%, mentre il Tier 1 è pari al 7,7% ed il total capital ratio al 12,1%.

BPM, inoltre, lancerà un buy back sugli strumenti innovativi di capitale emessi dal gruppo stesso per 460 milioni nominali a dicembre ad un prezzo di circa il 95%. Dopo l’autorizzazione di Bankitalia, si attende solo il via libera della Consob. Nel caso, l’operazione porterà sicuramente una plusvalenza che verrà imputata al quarto trimestre. La riduzione patrimoniale derivante dal riacquisto – spiega una nota – risulterebbe compensata dall’incremento di mezzi propri di qualità primaria riveniente dall’emissione dei cosiddetti Tremonti bond.

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