Banche – Unicredit è tra quelle più vulnerabili per S&P

Non dorme sonni tranquilli Alessandro Profumo. Mentre i vertici di Piazza Cordusio stanno studiando la riorganizzazione della banca arriva una notizia che fa un po’ tremare le gambe all’istituzioni.

Infatti l’istituto di Piazza Cordusio configurerebbe tra le banche più vulnerabili citate in uno studio di Standard & Poor’s e ripreso sul quotidiano Telegraph.

L’agenzia di rating avrebbe preparato una lista con i 45 istituti di credito “globali” in Giappone, Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia che, presentando un coefficiente RAC (risk-adjusted capital) basso resterebbe fuori dalla soglia di sicurezza dell’8%. In poche parole non disporebbero di sufficiente capitale per coprire sia il trading sia l’esposizione in prestiti e investimenti, con cio’ rischiando ulteriori downgrades nei prossimi 18 mesi a meno che non rafforzino le loro difese.

Ecco le più vulnerabili presenti nell’elenco stilato da Standard & Poor’s:

Mizuho Financial (2.0), Citigroup (2.1), UBS (2.2), Sumitomo Mitsui (3.5), Mitsubishi (4.9), Allied Irish (5.0), DZ Deutsche Zentral (5.3), Danske Bank (5.4), BBVA (5.4), Bank of Ireland (6.2), Bank of America (5.8), Deutsche Bank (6.1), Caja de Ahorros, Barcelona (6.2) e UniCredit (6.3)

Accanto a questa lista di banche da monitorare ci sono anche altre che invece sono più sicure. Tra queste figurano il nome di
HSBC (9.2), considerata la banca più sicura a livello globale, seguita da Dexia (9.0), ING (8.9) e Nordea (8.8).

Molte banche stanno cercando di fare pulizia nei loro bilanci, per lo più liberandosi di assets o convertendo i prodotti ibridi in azioni, ma la strada sembra essere ancora molto lunga per alcune di esse.

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