Fondazione Crt fissa i paletti per la partecipazione all’aumento di capitale di Unicredit da 4 miliardi di euro in partenza a gennaio, subordinandolo “all’assunzione di analogo impegno da parte di altri investitori istituzionali”. Dopo il via libera da parte delle fondazioni azioniste all’operazione, Torino è ritornata sulla questione tramite una lettera inviata dal presidente della fondazione ai consiglieri dell’organo di indirizzo che si riunirà lunedì 21 dicembre.
“Noi simo pronti a fare la nostra parte ma chiediamo che anche gli altri azionisti istituzionali siano della partita”, spiega una fonte della fondazione torinese citata da Reuters, ricordando la posizione della fondazione Cariverona in occasione della sottoscrizione dei “Cashes” della primavera scorsa.La lettera invia anche un messaggio alla banca, subordinando “l’impegno alla presenza di uno sconto adeguato sull’emissione di nuove azioni”.
Il cda della fondazione ha assunto “l’impegno irrevocabile a sottoscrivere l’aumento (subordinandolo alle condizioni dette) nei limiti di 135 milioni, rispetto alla quota teoricamente spettante di 170 milioni”, perchè questo è il limite che il regolamento fissa per gli investimenti del cda. “La questione sarà sottoposta all’analisi del Consiglio di Indirizzo”, che si riunisce lunedì, l’unico organo che potrebbe autorizzare il superamento della soglia fissata dal regolamento.