Consob: la vigilanza non è perfetta

In occasione dell’audizione al Senato il presidente di Consob Lamberto Cardia ha precisato che il progetto di riforma della vigilanza europea dei mercati finanziari, creditizi e assicurativi “costituisce un punto di partenza realistico e pragmatico, anche se a mio parere imperfetto. Le finalita’ del progetto sono per alcuni aspetti ambiziosi, ma gli strumenti approntati non appaiono del tutto adeguati”.

Secondo Cardia “un sistema fondato su cinque nuovi organismi -il Consiglio europeo per i rischi sistemici, il coordinamento congiuntuo e tre nuovi Autorità europee di settore- rappresenta un assetto troppo burocratico con il rischio di non assicurare la necessaria reattività per prevenire e fronteggiare rischi di gravi crisi di stabilita’ e assicurare una tempestiva e adeguata tutela dei risparmiatori”.

Cardia ha aggiunto che “è comunque necessario che il motore delle riforme venga avviato prima che lo slancio si affievolisca, lasciando prevalere forze di conservazione favorite da una ripresa che appare peraltro ancora incerta”. Il presidente della Consob ha spiegato che “e’ importante che l’Italia, da sempre promotrice di una reale integrazione europea, partecipi al processo di definizione dei nuovi assetti di vigilanza in condizioni di unitarieta’. Il Paese -ha concluso Cardia- deve massimizzare gli sforzi e non lasciare che la leadership venga assunta da Nazioni meno sensibili alla tutela degli interessi generali dei risparmiatori”.

Per il presidente Cardia sono due i principi di fondo che debbano essere sempre tenuti in considerazione. «La pari dignità istituzionale dell’obiettivo di tutela di stabilità e di quello di tutela degli investitori, costituendo quest’ultimo il necessario presupposto della fiducia nel funzionamento dei mercati; in questa prospettiva il sistema si potrà dire compiuto quando sarà codificato nel Trattato un modello di vigilanza per finalità che attribuisca competenze di regolamentazione e vigilanza a due sole autorità, equiparate nello status istituzionale e responsabili rispettivamente per la stabilità e per la correttezza e trasparenza dei mercati» continua Cardia. Inoltre «un sistema di regole chiare, certe e da tutti egualmente applicate e sanzionate. L’unitarietà delle regole tecniche e delle prassi di vigilanza è senz’altro necessaria e già di per sé importante progresso rispetto all’attuale frammentazione. Ilsistema non potrà dirsi completo fino a quando non sarà accompagnato da un processo di uniformazione dei sistemi sanzionatori. Ciò è necessario per rendere realmente neutrale la scelta del luogo di svolgimento dell’attività e le conseguenze di eventuali violazioni delle regole».

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!