Bce, le perdite delle banche superano i 500 miliardi

Aumentano le stime sulle perdite del settore bancario nell’Eurozona.
Nella Financial Stability Review l’Eurotower aveva previsto per il periodo 2007-2010 perdite pari a 488 miliardi, di cui 164 miliardi in capo al portafoglio titoli e 324 miliardi in capo ai prestiti.
La nuova previsione porta invece il totale a 553 miliardi, di cui 198 in capo al portafoglio titoli e 355 miliardi in capo ai prestiti. La revisione al rialzo, spiega la Banca Centrale Europea, “è dovuta all’aumento delle perdite sui prestiti per gli immobili commerciali e quelle sui titoli emessi dai paesi dell’Europa centro-orientale”.
Le banche finora hanno contabilizzato deflussi per 336 miliardi di euro ma secondo le stime, se verranno confermate, rimarrebbero ancora 187 miliardi entro la fine del 2009.

Secondo la Bce il momento peggiore della crisi è passato, ma resta ancora alto il rischio di insolvenza da parte delle aziende europee. La Financial Stability Review di dicembre, infatti, mantiene alto il rischio di perdite per le banche che hanno prestato soldi alle imprese.
I default attesi “si sono in qualche misura attenuati rispetto ai picchi raggiunti a inizio 2009”, eppure “i tassi di attesa dei default restano alti, a causa di un elevato indebitamento delle aziende che sta aumentando il rischio di credito delle banche di Eurolandia”.

Per quanto riguarda la situazione del prossimo futuro “gli sviluppi negativi dei mercati immobiliari commerciali dell’area euro probabilmente si protrarranno finché non miglioreranno le condizioni economiche e l’appetito degli investitori per la proprietà commerciale”, afferma la Bce.
Dei 553 miliardi di svalutazioni bancarie stimate dalla Bce fra il 2007 e il 2010, infatti, 193,5 miliardi sono attribuiti a perdite nei prestiti alle aziende.

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