Bce, giro di vite sugli Abs

Giro di vite della Banca Centrale Europea sugli Abs, i crediti cartolarizzati all’origine dell’attuale crisi economico-finanziaria. La Banca Centrale Europea, come già annunciato negli scorsi giorni, ha aperto un processo di consultazione sulla proposta di chiedere maggiori informazioni sugli asset backed securities che le banche li utilizzano come collaterale nelle operazioni di pronto contro termine con l’istituto centrale. L’idea dell’autorità monetaria di Francoforte è di migliorarne la trasparenza, “in modo – si legge in una nota – da ricreare fiducia nel mercato gravemente indebolito dalle cartolarizzazioni”.

Se la proposta della banca centrale dovesse passare, la disponibilità di informazioni sui singoli contratti relativi ai crediti sottostanti potrebbe diventare una condizione necessaria affinché la banca richiedente possa ottenere il suo prestito. Agli operatori, l’istituto centrale chiederà pareri sui costi dei nuovi standard, sui possibili vincoli esistenti nei singoli Paesi e sulla tempistica, con l’obiettivo di ritardarne l’applicazione a un anno dal loro annuncio.

La consultazione avviata ieri è in realtà il secondo passo di un processo già avviato, con cui la Bce – nell’ambito dell’annunciata exit strategy – ha reso più stringenti le regole relative ai collateral. Già a metà novembre Francoforte aveva infatti fatto sapere che gli Asset backed Securities emessi a partire dal prossimo 1 marzo 2010 saranno accettati ai fini del prestito solo se provvisti di rating di almeno due diverse agenzie. A contare sarà inoltre il rating più basso. Queste regole verranno poi estese a tutte le cartolarizzazioni, a partire dal 1 marzo 2011.

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