Dopo l’ok da parte di Fondazione Cariverona e Fondazione Crt, oggi è arrivata la delibera di Fondazione Banco di Sicilia, che ha confermato all’unanimità la decisione di partecipare all’aumento di capitale UniCredit, mentre Cassamarca ha già comunicato a Unicredit (di cui è azionista allo 0,8%) l’intenzione di aderire all’operazione. L’avvallo formale all’adesione, per quest’ultima, sarà dato dal consiglio di Fondazione Cassamarca convocato per il 22 gennaio.
Quanto a Banco di Sicilia, il presidente della fondazione Giovanni Puglisi ha fatto sapere di ritenere «la decisione adottata unanimemente dal Cda della Fondazione, un atto di fiducia alla politica economico-finanziaria del gruppo e una decisione forte e coraggiosa a tutela della solidità patrimoniale della Fondazione medesima». «Mi auguro – ha aggiunto – che detta decisione contribuisca a sostenere le politiche di sviluppo e gli investimenti in Sicilia a favore delle imprese e dell’economia dell’isola».
Ieri i consigli di Fondazione Cariverona e Fondazione Crt hanno deliberato l’adesione all’aumento di UniCredit, aggiungendo così il proprio via libera a quelli già deliberati da Carimonte Holding, dalla Central Bank of Lybia e Allianz. Nella serata infatti la Fondazione Cariverona, azionista con il 5,72% del capitale ordinario, ha comunicato la decisione di aderire per 190 milioni di euro. Calcolato pro quota, l’esborso sarebbe stato di 200 milioni di euro, ma le linee guida per la gestione del patrimonio della fondazione, richiamate dal consiglio generale nel mandato al cda, prevedono un tetto del 70% del patrimonio per gli investimenti in azioni.
Poco prima anche la fondazione Crt aveva dichiarato la decisione del cda di procedere alla sottoscrizione dell’aumento fino a 170 milioni di euro.
L’aumento di capitale di UniCredit ha un controvalore di circa 4 miliardi e prevede l’offerta in opzione di 3 nuove azioni ordinarie ogni 20 ordinarie e/o di risparmio possedute al prezzo di 1,589 euro. Il periodo di adesione si chiude il 29 gennaio.