Intesa, i sindacati vincono sulla Depositaria

Il ricorso presentato dai sindacati torinesi contro Intesa Sanpaolo in merito alla cessione dei 360 dipendenti di Banca Depositaria all’americana State Street è stato accolto dalla Sezione Lavoro del tribunale della città.

Il giudice ha riconosciuto da parte della banca di “Cà de Sass” un comportamento antisindacale, con la violazione dell’accordo stipulato il 23 marzo a garanzia della tutela dei lavoratori trasferiti a Intesa Sanpaolo Group Service.
La notizia è stata diffusa da una nota unitaria sindacale, la quale specifica come ben otto sigle sindacali si fossero opposte alla decisone di Intesa Sanpaolo di cedere a State Street il controllo della Banca Depositaria, istituto quest’ultimo che svolge attività connesse ai servizi di custodia, amministrazione e controllo del patrimonio di fondi comuni di investimento e sui fondi pensione.

Tale opposizione è nata dal fatto che la cessione ha avuto forti ricadute sul fronte occupazionale, poiché i 360 addetti ai lavoro coinvolti, già trasferiti dal gruppo al consorzio Intesa Sanpaolo Group Service (Isgs), erano tutelati da un accordo che prevedeva il loro rientro nella banca in caso di cessione anche solo di una parte di attività, patto quest’ultimo non rispettato dai vertici di Intesa.

 La sentenza del giudice ha confermato la validità delle garanzie contenute nel suddetto accordo per tutti gli 8 mila lavoratori del consorzio e presentate alle assemblee.

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