Banche USA in buona salute

Le banche americane sono in buona salute. Considerando i primi risultati delle trimestrali relative all’ultimo quarter del 2009 emerge che oltre-oceano non se la stanno passando proprio male.
Wells Fargo, una delle maggiori banche commerciali Usa, ha chiuso il 4* trimestre con utile netto pari a 2,8 miliardi di dollari, pari a 0,08 dollari per azione. L’utile per azione e’ risultato migliore delle stime degli analisti posti a 0,01 dollari. L’intero 2009 si e’ invece chiuso con due massimi storici: per l’utile netto a 12,3 miliardi e margine di intermediazione pari a 88,7 miliardi.

 

Positivo anche l’andamento di Morgan Stanley che ha chiuso il quattro trimestre con utile netto pari a 413 milioni di dollari, in notevole miglioramento rispetto alla perdita di 10 miliardi di dollari del corrispondente periodo dello scorso anno. L’utile per azione risulta pari a 0,14 dollari per azione rispetto a 0,36 dollari previsti dagli analisti. Per l’intero 2009 l’utile per azione e’ negativo e pari a 0,93 dollari. Ha pesato soprattutto la restituzione dei fondi pubblici ricevuti dal governo.

 

E nella giornata odierna è stata anche la volta di Bank of America che ha archiviato il quarto trimestre con una perdita netta di 194 milioni di dollari ma per l’intero esercizio presenta un risultato positivo per 6,3 miliardi di dollari rispetto ai 4 miliardi del precedente esercizio. Considerando l’impatto del rimborso del prestito nell’ambito del programma Tarp, il colosso bancario accusa una perdita netta di 2,2 miliardi di dollari.

 

Ma la giornata odierna non è stata l’unica giornata delle trimestrali. Anche ieri Citigroup ha pubblicato i suoi risultati che evidenziano per il quarto trimestre con una perdita di 7,6 miliardi di dollari segnata dagli oneri per il rimborso ottenuti dal governo con il programma Tarp. E il giorno precedente era stata la volta di Jp Morgan che ha pubblicato i risultati del quarto trimestre del 2009 durante il quale sono stati accumulati utili per 3,3 miliardi di dollari a fronte dei 702 milioni del quarto trimestre del 2008. Ma la banca ha lanciato l’allarme sulla qualità del credito. E domani sarà la volta di Goldman Sachs. 

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