Riformare la finanza, con l’appoggio di tutti. E’ questa una delle proposte emerse dal World Economic Forum di Davos. Governi e banchieri centrali stanno infatti lavorando a una riforma della finanza che si basa ‘su tre pilastri’.
Il governatore della Banca d’Italia, nonché presidente del Financial Stability Board , ha chiarito che la volontà è quella di ’ridurre il rischio e le probabilita’ di fallimenti di grande dimensione, e meccanismi che permettano una gestione ordinata di questi fallimenti’. Draghi ha spiegato che si vuole creare una soluzione comune su cui ogni paese sia poi libero di applicare le norme più severe, ma non meno stringenti. Tra i possibili strumenti emerge l’ipotesi forte di una authority ‘che abbia potere, fondi, budget e competenza per gestire i fallimenti in maniera ordinata’, cosi’ come quella di una soprattassa ‘per istituti troppo grandi per fallire o che sono sistemicamente importanti’. Obiettivi chiari, confronto ancora aperto sulle soluzioni.
E c’è chi ha invitato a fare presto perché la ripresa economica è ancora “fragile. Tra questi anche il direttore generale del Fmi, Dominuque Strauss-Kahn, che intervenendo al forum di Davos. “Bisogna muoversi più veloci ed andare più lontano sulla riforma del sistema finanziario”.