Giuseppe G. Santorsola
…e con ritmi elevati. Gli acronimi dei primi ricordano la parola PIGS (maiali) mentre quelli dei secondi la parola BRIC (cianfrusaglie); basterebbe una K per proporre BRICK (mattone). Nessuna delle 5 nazioni mondiali con tale iniziale appare compatibile per partecipare a questa combinazione. Ponendo termine ad un gioco poco fondato sotto il profilo scientifico, si può affermare che la crescita dei BRIC è da verificare proprio nella solidità, mentre la crisi dei PIGS merita approfondimento, non senza considerare se la I sia dedicata all’Irlanda oppure, come taluni propongono, all’Italia.
Nel contesto dei Paesi europei:
– il Portogallo propone problemi urgenti di finanziamento del debito pubblico poco attraente al punto da non essere sottoscritto nella misura richiesta al momento della emissione. Tuttavia il suo peso è “solo” il 77% del PIL con deficit del 9,3% ed uno spread sul bund solo di 150 punti (causa forse delle mancate sottoscrizioni); in sostanza una crisi ancora sottovalutata;
– l’Irlanda presenta la sua banca principale Anglo Irish Bank nazionalizzata ed altre 5 “aiutate” dallo Stato con 10 miliardi. L’ex-”tigre celtica” appare “consumata” dal consumismo, ma anche da 125.000 nuovi edifici in due anni invenduti (con connessi mutui, prestiti per l’edilizia e caduta dei prezzi immobiliari). Si può riassumere: No line on the horizon (l’ultimo CD degli U2, complesso musicale di origine irlandese, contenente una canzone intitolata “Moment of surrender”); non è più tempo invece di “City of blinding lights”!
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