Mediolanum, indagine interna sui 50 pf evasori

Banca Mediolanum, dopo il caso scoppiato intorno alla vicenda dei cinquanta promotori indagati dalla procura di Milano per presunta evasione fiscale nell’ambito dell’inchiesta su un sistema di riciclaggio, ha avviato a sua volta un’inchiesta interna per riscontrare l’effettiva irregolarità commessa dai promotori dell’istituto.

L’indagine della banca, tuttavia, non si limiterà ai meri aspetti fiscali già sotto la lente del pm di Milano, Roberto Pellicano, ma che si estenderà a tutta l’attività dei cinquanta professionisti, in cerca di eventuali irregolarità che potrebbero portare onta all’istituto capitanato da Ennio Doris.
Per il momento gli accertamenti hanno portato all’esclusione del coinvolgimento di soggetti direttamente o indirettamente collegati ai vertici della banca, con l’eccezione di un solo nome di qualche rilievo che è emerso nel corso d’indagine, ovvero quello di Oscar De Montigny, presidente della Mediolanum Corporate Academy.

Il fulcro della vicenda si snoda comunque attorno all’attività del commercialista varesino Marco Baroni, il quale sarebbe stato uno dei professionisti incaricati dell’assistenza fiscale da alcuni consorzi di promotori, situazione che spiegherebbe la presenza di decine di uomini Mediolanum fra i suoi clienti.

I promotori coinvolti nell’inchiesta non sarebbero comunque appartenenti solo alla rete Mediolanum, mentre la vicenda ha interessato addirittura la Banca d’Italia, che secondo quando dichiarato da Mf-Milano Finanza, avrebbe chiesto informazioni dettagliate all’istituto di credito relativamente ai promotori.

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