Fideuram, vicino il cda dell’Ipo

Secondo gli analisti non prima del secondo semestre. L’attenzione è ancora puntata sull’Ipo di Fideuram che entro giugno dovrebbe riapprodare in Borsa. Secondo alcuni rumors i continui rinvii della decisione sarebbero dovuti al fatto che Corrado Passera e Giovanni Bazoli stanno solo prendendo tempo per aspettare che il mercato valuti adeguatamente la controllata di Intesa Sanpaolo, pagata 5 miliardi di euro.

 

Anche se a margine di un convegno tenutosi a Milano l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera ha dichiarato che “i tempi tecnici” per riportare al listino la banca di promotori dopo tre anni di inattivita’, “ci sarebbero” e che l’operazione si farà “in funzione anche del mercato”. Comunque la questione sarà affrontata dal Consiglio di gestione del 23 febbraio, ha aggiunto il consigliere delegato.

 

In realtà la questione quotazione doveva essere oggetto di discussione già nel consiglio dello scorso 9 febbraio, ma sembrerebbe che la preoccupazione per la situazione dei mercati azionari e che “i tempi” della quotazione “dipendono dal valore” avrebbe portato a un rinvio. In particolare, un consigliere ha confidato ad alcuni giornalisti che “sicuramente a febbraio non saranno prese decisioni sulla questione”, sminuendo in partenza la possibilità che giungano notizie significative dal Cdg di martedi’ prossimo.

 

Intanto anche la Fiba Cisl fa sentire la sua voce, attraverso una nota del responsabile nazionale Mauro Rufini dice che “I promotori finanziari della banca intendono essere parte attiva nell’operazione” di quotazione di Fideuram. Secondo Rufini, infatti, è necessario “non disconoscere la continuità di un’azienda che, oltre ad avere come riferimento la centralità del proprio cliente, non può prescindere dal grande patrimonio di professionalità di uomini che l’hanno resa una rete di primissimo valore e dalla tipicità della loro formula di servizio, che sia di collocamento, di consulenza o di assistenza mirata”.

I promotori, si legge nella nota, “primi nel sistema delle reti, si chiedono quali prospettive e vantaggi concreti potranno loro venire da questo ritorno sul listino”.

 


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