PF: la piramide deve saltare, ma al suo posto che verrà?

 La struttura piramidale non va proprio giù alla base dei PF italiani, come emerge dalla discussione in corso sulle pagine di Bluerating.com: in questi anni “tutto è cambiato,tranne la piramide manageriale” nota un professionista che si chiede “perché se un cliente fa un aggiuntivo (versamento aggiuntivo, ndr) su qualsiasi investimento, una parte dei costi devono andare alle strutture?” E conclude: “non è più tempo di vacche grasse: snellire, snellire, snellire”.

 

Se la malattia è chiara, meno chiara sembra la cura. Il consulente che già ieri osservava “ci vuole un po’ di coraggio” a fare oggi il PF, torna oggi alla carica precisando che dopo essere stato promotore, “10 anni fa ho deciso di cambiare. Francamente non capisco e non ho mai capito la guerra tra consulenti e promotori (capisco il fastidio di manager e capetti che senza promotori non hanno senso di esistere, ma, anche qua,   non si può sempre generalizzare), ora si può scegliere”. L’importante è far bene ciascuno il proprio mestiere.

 

Suggerisce un altro nostro utente: “Se vogliamo distruggere la piramide ogni PF tolga il suo mattone, dalla base ogni costruzione si sgretola” e aggiunge “io ho fatto questo da tempo e con gli ultimi 3 mandati ho avuto sempre la società col suo principale responsabile come referente”. Basta non farsi mettere i piedi in testa, insomma: “Qualsiasi società che non vuole rinunciare ad un PF valido e serio accetta questa condizione”. 

 

Certo, per poter fare questo discorso occorre anzitutto puntare su se stessi, notano altri partecipanti alla discussione, perché solo professionisti validi possono sperare di ottenere un trattamento “di riguardo”. Resta il disagio di chi vede un mercato nato come “mercato di massa” che negli ultimi 10 anni si è progressivamente andato riducendo e dove ora le nuove strutture nascono per cercare di ritagliarsi una nicchia, in particolare nel segmento alto del mercato. Ma in simili strutture non ci sarà posto per tutte le decine di migliaia di professionisti formatisi in questi anni.

 

Così anche progetti sulla carta interessanti come Armonia Sim o Augusta Sim stentano ad attrarre professionisti e la domanda, per ora, resta senza una risposta: su cosa deve puntare il professionista che vuole sfruttare le trasformazioni in atto e non subirle passivamente? Come sempre indirizzate qui i vostri commenti.

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