L’Agricole scende in Intesa

Il Crédit Agricole potrà mantenere il 5% di Intesa San Paolo “per anni”. Lo ha detto ieri l’ad Georges Pauget in occasione dell’approvazione dei conti, precisando che l’accordo siglato con le Generali ha risparmiato alla banque verte una minusvalenza di 978 milioni di euro, permettendo al gruppo di chiudere l’anno con un utile di 1,12 miliardi.

Per il momento l’Agricole, chiamato dall’Antitrust a ridurre la sua partecipazione al 2% (dal 5,8%), ha venduto lo 0,8%. Una quota pari al 3% verrà blindata in un trust senza diritto di voto, che dovrà essere venduta entro il giugno 2011 ma solo se il valore di borsa della quota raggiungerà o supererà il prezzo minimo contemplato nell’accordo. In caso contrario, ha proseguito Pauget, “manterremo la quota, magari anche per anni, anche se senza diritto di voto”.

In ogni caso, ha aggiunto il direttore finanziario Bertrand Badrè, “nell’accordo non ci sono vincitori né vinti, ma noi ne usciamo francamente vincenti”. Pauget, che lascia i vertici della banca dopo 37 anni e verrà sostituito da Jean Paul Chifflet, ha chiarito inoltre che l’accordo non prevede lo scambio di asset: “gli sportelli sono stati identificati e l’operazione sarà finalizzata al 30 giugno quando la lista e il prezzo saranno rivelati”, aggiungendo che “il prezzo è ragionevole ed è inferiore a un miliardo”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!